Federico di Nuzzo
FOTOGRAFO
federico di nuzzo
fotografo
Chi sono?
Sono Federico di Nuzzo, nato e cresciuto a Roma, 35 anni. Ho lasciato il mio ruolo da project manager in azienda perchè capito cosa veramente ha valore per me, raccontare la strada, le emozioni, le espressioni del mondo che ci circonda, attraverso dei fermi immagine. Viaggio in giro per il mondo per riportare quello che succede fuori dall’ordinario dei nostri giorni e cercare di renderlo immortale per me, per voi.
Sono Federico di Nuzzo, nato e cresciuto a Roma, 35 anni. Ho lasciato il mio ruolo da project manager in azienda perchè capito cosa veramente ha valore per me, raccontare la strada, le emozioni, le espressioni del mondo che ci circonda, attraverso dei fermi immagine. Viaggio in giro per il mondo per riportare quello che succede fuori dall’ordinario dei nostri giorni e cercare di renderlo immortale per me, per voi.
La mia fotografia
Inizio a studiare fotografia durante i primi anni di università presso la scuola Graffiti di Roma, dove mi innamoro perdutamente del concetto di reportage, di raccontare storie di vita attraverso le immagini. La fotografia di reportage è un percorso personale, fatto principalmente di interazione, comunicazione, pazienza, esplorazione. Catturare il momento lo reputo l’ultimo step di un avvicinamento con il contesto, soggetto. L’idea della fotografia, dell’espressione, del particolare momento da cogliere è un qualcosa che nasce nella mia testa, cerco di immaginare in anticipo cosa vorrei cogliere e poi aspetto che si avveri. La composizione dell’immagine è uno degli elementi essenziali che va coltivato sempre nella vita di un fotografo, innanzitutto per avere già un quadro di ciò che si vuole inserire nell’immagine e poi per allenare anche la rapidità nel cogliere l’attimo; nei reportage quest’ultimo può essere essenziale soprattutto in circostanze scomode o in continua evoluzione. Mi avvicino alla fotografia di ritratto recentemente, perchè sempre più attratto dal potere che gli occhi delle persone, dai loro sguardi, espressioni.
Il mio mondo, i miei viaggi, i miei reportage
La mia fotografia
Inizio a studiare fotografia durante i primi anni di università presso la scuola Graffiti di Roma, dove mi innamoro perdutamente del concetto di reportage, di raccontare storie di vita attraverso le immagini. La fotografia di reportage è un percorso personale, fatto principalmente di interazione, comunicazione, pazienza, esplorazione. Catturare il momento lo reputo l’ultimo step di un avvicinamento con il contesto, soggetto. L’idea della fotografia, dell’espressione, del particolare momento da cogliere è un qualcosa che nasce nella mia testa, cerco di immaginare in anticipo cosa vorrei cogliere e poi aspetto che si avveri. La composizione dell’immagine è uno degli elementi essenziali che va coltivato sempre nella vita di un fotografo, innanzitutto per avere già un quadro di ciò che si vuole inserire nell’immagine e poi per allenare anche la rapidità nel cogliere l’attimo; nei reportage quest’ultimo può essere essenziale soprattutto in circostanze scomode o in continua evoluzione. Mi avvicino alla fotografia di ritratto recentemente, perchè sempre più attratto dal potere che gli occhi delle persone, dai loro sguardi, espressioni.